PUBBLICAZIONI AGEO- LE LUCI DELLA PROCREAZIONE ASSISTITA SOTTO L'OMBRA DEL "FERTILITY BUSINESS"

28 giugno 2025
Italia

Il “Fertility Business” ovvero la commercializzazione delle tecniche di procreazione assistita (PMA) è un fenomeno in forte crescita a livello globale, con un mercato che si prevede raggiungerà i 41 miliardi di dollari entro il 2026. Questo settore è dominato principalmente da operatori privati, e offre una vasta gamma di servizi che vanno dalla fecondazione in vitro (FIV) alla donazione di gameti e alla surrogazione di maternità (quest’ultima vietata in Italia).

Aspetti globali della commercializzazione:

* Crescita del mercato: La domanda di PMA è in aumento, spinta da fattori socio-culturali come l’innalzamento dell’età media in cui le donne cercano di concepire, ma anche da esigenze di sicurezza riproduttiva e identità.

* Investimenti privati: Fondi di private equity e aziende pubbliche stanno investendo massicciamente nell’industria della fertilità, vedendo enormi opportunità commerciali. Un esempio è quello della KKR &CO che sta acquistando centri italiani ed esteri a più non posso!

* Varietà delle tecniche: Le tecniche più comuni includono la FIV, con una incidenza crescente di trasferimenti di embrioni congelati (FET) e test genetici preimpianto (PGT). Sono in costante sviluppo nuove tecnologie, come gli incubatori time-lapse per la coltura degli embrioni, la selezione dello sperma con microfluidica (Fertile Chip) e l’hatching assistito con laser.

* Critiche e preoccupazioni: Nonostante i benefici, la commercializzazione ha sollevato diverse critiche. Alcuni sostengono che possa portare a sovradiagnosi, trattamenti eccessivi o non basati su prove scientifiche, e costi elevati per i pazienti, al fine di massimizzare i profitti. Si teme inoltre che l’industria possa spingere verso trattamenti più costosi e invasivi, anche quando opzioni meno onerose potrebbero essere altrettanto o forse più efficaci. Inoltre, come recentemente hanno sostenuto il Dott. Domenico Baldini al congresso di Lignano Sabbiadoro e il Prof. Adolfo Allegra al congresso CECOS del Lazio, non è bella la modalità commerciale da telemarketing del “soddisfatti o rimborsati” che nulla ha a che vedere con i trattamenti medici, spesso con clausole subdole che poi di fatto impediscono l’effettivo rimborso. Le coppie poi devono sapere che quel “soddisfatti o rimborsati” in realtà nasconde che il rimborso sia pagato da quelli che ottengono la gravidanza facendo gravare su queste cifre spropositate.

Infine un editoriale del più importante giornale scientifico mondiale, il LANCET, pubblicato nel luglio 2024, riporta quanto segue: “Questa situazione non può continuare. Le persone devono essere informate dei fattori di rischio per infertilità e i trattamenti per risolverla. È necessario un migliore accesso efficace e sicuro, centrato sul paziente basato sull’evidenza scientifica. Un’industria della fertilità orientata esclusivamente al profitto non può continuare a sfruttare le vulnerabilità delle persone che sperano disperatamente di avere figli.”

Le conseguenze di questa speculazione sono drammatiche per le coppie, non solo dal punto di vista medico e biologico, ma anche e soprattutto dal punto di vista psicologico, relazionale ed economico.

Noi medici abbiamo il dovere di dire la verità non solo attraverso i media, ma anche nei nostri congressi. Infatti parlare di tutto ciò in un consenso scientifico è un atto dovuto di chi, come noi, lotta da sempre e per tradizione familiare per la salute riproduttiva delle coppie. Oggi purtroppo dobbiamo aiutare i nostri pazienti a superare anche i colpi psicologici subiti dai supermarket della fertilità. Mi spiace che altri nostri colleghi abbiano invece venduto l’anima al sistema del “fertility business”. Noi che invece crediamo ancora nella moralità della medicina dobbiamo continuare coesi a proteggere i sani principi, al servizio di una scienza virtuosa che darà sempre i suoi frutti. NON ABBIAMO PAURA, perché con noi c’è prima di tutto la passione per l’arte di Esculapio e il vero amore verso i nostri pazienti, principi ben più forti di fondi multinazionali come la KKR & Co. e/o altre aziende multinazionali simili.

Personalmente avevo predetto una tale possibilità già nel 1998 nella prefazione del mio libro “Medicina e Biologia della riproduzione: stato dell’arte alle soglie della legislazione”. Ecco testualmente quanto profeticamente scrissi: Noi tutti dobbiamo tener presente che la medicina e la biologia della riproduzione oggi corrono dei grossi rischi, il più pericoloso dei quali, purtroppo assai vicino, è che qualcuno accarezzi l’idea di utilizzare le tecniche in modo industriale, aprendo centri o studi medici di “raccolta” sparsi in varie regioni d’Italia, badando più alla quantità che alla qualità, magari facendo leva sul nome di strutture rinomate. Altro pericolo è quello che persone “non addette ai lavori” aprano Centri utilizzando tecnici di altre strutture, ovviamente lontane dalla propria, aggravando così quel fenomeno solo italiano che viene definito, a torto o a ragione, “turismo riproduttivo”. Ritengo invece che le delicate implicazioni etiche legate alla materia rendano indispensabile un rapporto sempre professionale, coscienzioso e pieno di rispetto per il grande dramma che vivono le coppie che ci chiedono aiuto.

Dott./Prof. Lamberto Coppola

Chirurgo specialista in Andrologia. Specialista in Ginecologia ed Ostetricia

Delegato Regionale AGEO Puglia


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